Data / Ora
mercoledì 15 Luglio 2020
20:15 - 21:30
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Luogo
Giardino del Museo del Corallo
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Alghero, una città sarda sul mare, si ritrova all’improvviso catapultata nel “più atroce conflitto di ogni tempo”. Il libro di Antonio Budruni ricostruisce gli anni dal 1915 al 1918 lavorando quasi essenzialmente sui materiali dell’Archivio storico cittadino. Il risultato è il quadro drammatico di una popolazione disperata, sprofondata nella miseria, nella fame, nell’orrore e nel dolore per i suoi giovani, morti sul “campo dell’onore”, le cui famiglie urlano di rabbia per essere state private degli affetti più cari e della normalità del vivere.
Anni nei quali la vita è appesa ad un filo, per chi sta in trincea, e al “sussidio” statale per che resta a casa.
Anni tristissimi, desolanti, bui. Iniziati al suono delle fanfare e degli inni guerreschi e diventati ben presto giorni, mesi e anni di morti ammazzati, di feriti, di invalidi, di dispersi, di prigionieri, di vedove, di orfani, di disperati. Ma anche giorni, mesi e anni di fame, di stenti, di bassezze e di generosità, di odio e di solidarietà; di colera, di tifo, di “spagnola”.
Una brutta pagina, certamente. La cui ricostruzione deve servire da monito e da memento. Per non dimenticare. Mai!
Soprattutto oggi quando, dopo oltre un secolo, si riaffacciano prepotentemente i fantasmi del nazionalismo e dello scontro tra potenze.
Antonio Budruni, nato ad Alghero nel 1952, docente di discipline giuridiche ed economiche, oggi in quiescenza, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia della città e della Sardegna.
È, inoltre, autore di due romanzi, I ragazzi della Muraglia (2009) e Rossi abbaia in classe (2015).