Guido Sari
Il catalano di Alghero: una lingua a rischio d’estinzione
In questo saggio l’autore si pone alcuni interrogativi sul regresso d’uso che colpisce il catalano di Alghero e sullo scarso interesse istituzionale per una politica linguistica che possa rivitalizzarlo. Analizza inoltre le conseguenze del processo di sostituzione linguistica, iniziato con l’uscita della città dall’orbita politico-culturale catalana e rafforzatosi con il prevalere dell’egemonia dell’italiano, mettendo in evidenza le pressioni del contesto culturale. Il saggio è diviso in capitoli che affrontano alcuni fondamentali temi vincolati alla lingua, come per esempio i pregiudizi, che ancora ai nostri giorni colpiscono le lingue minorizzate; il sentimento identitario sempre più indebolito da condizionamenti culturali; l’atteggiamento delle istituzioni; i tentativi di arrivare a una codificazione della varietà algherese, al fine di liberarla dalla sua condizione di parlata quasi esclusivamente orale; la conflittualità con altre lingue minoritarie in contatto; e infine un’indagine statistica per conoscere la percezione che i parlanti hanno dello stato attuale della propria lingua.
Guido Sari è nato e vive ad Alghero, si è laureato a Cagliari nel 1975 e fino al 2010 ha diretto la Biblioteca Comunale di Alghero. È stato uno dei fondatori e promotori di entità culturali cittadine che lavorano a favore della varietà algherese come l’Associació per a la Salvaguarda del Patrimoni historicocultural de l’Alguer (1988) e la sezione locale d’Òmnium Cultural (1993). Ha scritto libri e articoli sulla storia (La piazza fortificata di Alghero 1988) e cultura di Alghero tanto in italiano che in catalano. Numerosi anche gli scritti di carattere letterario. Tra questi ultimi ricordiamo Contes i rondalles (1995, 1998) e Fem teatre fem llengua (2006). Dal 1990 ha cominciato a organizzare corsi di lingua e laboratori, tra i quali quelli di drammatizzazione (Teatre de veus). Per questa forma di teatro, che nasce col fine di coinvolgere cittadini comuni a un uso più ampio dell’idioma locale, ha scritto alcune opere nel catalano di Alghero, come Soldatet, poema quasi èpic (2012) e le commedie Vassil (2013), Dolçaflor (2014), Dos mil cent… (2015), Elogi de la bellesa (2015), Joan i Joanet (2016), El jardí dels arbres daurats (2017), Martí Perez (2017). È anche autore di scritti di sociolinguistica e del volume El català de l’Alguer: una llengua en risc d’extinció (La Busca 2012) di cui la presente edizione ripropone la traduzione in italiano. Dal 2013 al 2016 ha dato alle stampe tre raccolte di versi in catalano.